21 Cap. 14 – “P come Pandoro”

Nota dell'autore: Questo capitolo segna la ripresa della stesura del racconto dopo due anni e mezzo di inattività dalla scrittura. (Giorno quattordici) Sto registrando sul lato B. Avevo cominciato a parlare e si è interrotto dopo neanche dieci secondi. In verità pensavo finisse prima. Comunque, svegliarmi con un raggio di sole che passa dalle tavole... Continue Reading →

Leggero

Le mie dita incontreranno le corde, come sconosciuti ad una festa di amici comuni. E suonerò con in corpo la speranza che i miei accordi si mischino al tutto, per farti sorridere delle stonature. E delle stravaganze, delle situazioni imbarazzanti, dei racconti e delle folli complicità, delle nostre più stupide manie. Ma non c'è modo... Continue Reading →

Siamo

Siamo le troppe parole dette di fretta per placare la voglia di dire, nel caotico frastuono di una sera d'estate di festa. Siamo la bellezza inespressa di un bacio non dato, un odore nuovo avvertito tra mille per sbaglio. Siamo l'imbarazzo deluso di un'occasione persa, un girarsi d'istinto attraversando la folla, con le mani sudate... Continue Reading →

Respirare

Non c'era niente che nel pensier mio non mi fingessi pronto di riuscire a fare per mostrarti che non bastava il ricordo e che di un solo abbraccio ci si può morire. Che in un primo sguardo c'è quello che basta, che nel nulla fatto ruota il mondo intero, che dentro un'attesa può mancare l'aria,... Continue Reading →

21 CAP. 13 – “O come Ostriche”

Nota dell'autore: Questo capitolo segna la ripresa della stesura del racconto dopo due anni di inattività dalla scrittura. (Giorno tredici) È sera. La pioggia di ieri era piacevole, ma è durata tutto il giorno e come le cose che durano troppo, alla fine ha rotto le palle. Fortunatamente da qualche ora ha smesso di cadere... Continue Reading →

Sblog! – Ieri, oggi e sto cazzo (VM14)

Buongiorno Iacolini, come sapete sono stato lontano dalla tastiera per molto tempo e siete stati tantissimi a chiedermi di tornare a scrivere (in verità non me lo ha chiesto nessuno, ma mi andava di scriverlo per titillare il mio ego). Comunque eccomi di nuovo qui. Sono ancora oberato di lavoro, ma oggi ho deciso di... Continue Reading →

Così cheta mai

Quanto poco è domo il desio di ciò che s'ama, che fa d'un giorno cent'anni e d'un secondo un'intera vita e d'improvviso quel che vuoi più s'allontana. E se la carne brama ch'io la morda a voglia ardita, avrò forti denti e lingua sciolta, con il nettare che scorre tra i pendii nella salita. Ma... Continue Reading →

Nei tramonti

Hai contorni sfumati, messe a fuoco infelici, figli di scatti sempre rubati. E l'orizzonte resta lì, muta e sembra sempre uguale, ma nonostante questa tua certezza fermi sempre la stessa immagine. L'esile speranza della possibilità di catturare il momento perfetto, sbiadisce svelta con lo scorrere di un tempo che non esiste e che eppure insegui.... Continue Reading →

Tutto

Il dramma. La delusione. La vita. La speranza. L'ostinazione. La storia. La rabbia. Le stelle. La pace. La terra. L'amore. La morte. Un sospiro. E poi, di nuovo da capo.

21 CAP. 12 – “N come Noia”

(Giorno 12) − Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Firmato, tanti auguri a te − gli applausi erano davvero insopportabili, ma sorridevo ugualmente, − forza, spegni le candeline. − Ma sono troppe…  non riesco. − Ma che troppe, tesoro – disse Marinella baciandomi sulle labbra, − tu puoi fare tutto.... Continue Reading →

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