Non c’era niente che nel pensier mio
non mi fingessi pronto di riuscire a fare
per mostrarti che non bastava il ricordo
e che di un solo abbraccio ci si può morire.
Che in un primo sguardo c’è quello che basta,
che nel nulla fatto ruota il mondo intero,
che dentro un’attesa può mancare l’aria,
che l’uva col vino l’hai voluta tu.
E c’è sempre un tempo in cui si può tremare
quello dei timori e la pornografia,
la mia audace bocca il tuo seno sinistro,
nell’adolescenza che non sa contare.
Ed assorda il rombo del muto silenzio
quando le pareti danno fine al giorno
e dentro i pensieri annegan frenesie,
seppellite all’ombra di un cordiale ciao.
Il mancato fine ha dato vita al mezzo
che non ha giustifiche se non ti ho,
persi nel ricordo di ciò che non è stato
che ho pensato resto e sono andato via.
DA “ECHI, MEMORIE E CONFESSIONI” DI GIUSEPPE IACOLINO
FOTO DI ROSSELLA VELLA