Un affettuoso invito il tuo, all’alba dei tuoi “anta”, frutto di una maturità umana del tutto non comune. Un invito sincero, senza tornaconto, che ho mancato per gli impegni e per la noia.
Ripensarci mescola rimorso e rimpianto e ora il necessario parallelismo tra quello che sei e quello che io potrei essere tra qualche anno, necessariamente cambia le prospettive. Le cambia tutte.
Ma quanto può essere grande lo spirito di non rassegnazione. Dove può condurre la bellezza di un pensiero. Quali sono il colore e il suono di una passione. E quanto forti bisogna essere per credere di riuscire ancora e ancora e ancora…
La consapevolezza è tutto, quando la costanza e l’impegno ti portano a dire che niente finisce mai. Neanche quando sembra finita, niente finisce davvero mai. Perché resta sempre qualcosa, frutto di una caparbia volontà d’animo.
E un errore non è mai una colpa, come non lo è inseguire un’idea, toccarla con le dita e godere di piacere insieme a lei.
La vera colpa è non essere chi sei. La vera colpa è non essere chi vuoi.
a Michele Sanfilippo.