È un errante viaggiatore questo mio pensiero.
Ha navigato attraverso nuvole e solcato moltissimi mari e percorso strade e affrontato curve impervie, illuminando con i fari le linee delle sue mani.
E ogni sosta aveva un suo gusto, unico, quando il mio errare da marinaio viaggiatore, mi ha ridestato in taverne e porti che sapevano come donarmi conforto.
E ogni luce dentro ogni casa era un letto caldo e braccia morbide e sospiri nel buio della stanza.
Dopo, ogni altra mattina, aveva un sapore mai ascoltato prima.
Da “Echi, memorie e confessioni” di Giuseppe Iacolino