Fortuna

Mi hai toccato le spalle e quando mi sono girato, discreta, ti sei nascosta.
Fugace e presente, su quei piedi unici. In equilibrio precario tra fiotti di vento e nuvole giganti.
Indispensabile respirare la tua stessa aria. Impossibile trattenerti.
Valore aggiunto che non si comprende, che non riesce a vedere dietro le sue palpebre chiuse.
Inesauribile e concreta, struttura delle mie stabili incoerenze.
Bagliore quando il mare è in tempesta.
Non avrò braccia mai sufficientemente forti, né parole chiare quanto serve.
Non sarà mai abbastanza. Comunque sarà.

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